facebook-1  twitter-1   youtube  newsletterblack
Stampa

Marziani o missionari?


Lei dice che, come forza e influenza, il Pci ha girato la boa. Da dove lo deduce?
«Dai risultati elettorali dell’80 e soprattutto dall’81. In generale abbiamo recuperato una buona parte dei voti operai, giovanili e popolari che non ci erano stati confermati nel ’79. E abbiamo certamente esteso i consensi fra le masse femminili. E anche il voto a noi dei ceti medi non è diminuito, mediamente. Il nostro rapporto con le masse, anche se non è ancora soddisfacente, è in netto miglioramento. Avanziamo nelle grandi città».

Non nel Mezzogiorno.
«È vero, qui è il punto debole e non si tratta di cosa di poco conto. Nel Sud la situazione è più difficile, anche perché i condizionamenti clientelari sono più forti e noi non riusciamo a contrastarli con efficacia. Ma nell’80 abbiamo migliorato le posizioni a Napoli e a Taranto. Nell’81 abbiamo avanzato a Ragusa. Certo, in Puglia la sconfitta è stata grave e anche in diverse altre realtà del Sud siamo andati indietro o siamo rimasti fermi. Ma, complessivamente, la risalita è cominciata. E questa volta parta da una base consolidata che sta sopra il 30 per cento e che avviene in presenza di una crisi della Dc e del suo sistema di potere come mai si era vista».