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Marziani o missionari?


Lei è favorevole ad un taglio radicale della spesa?
«Sì, ma credo sia indispensabile farlo in modo progressivo e selezionato».

In quali settori andrebbe realizzato il taglio?
«In buona parte va fatto anche nelle spese previdenziali e per la sanità. Allo stato attuale, è insensato che l’assistenza medica sia stata resa di colpo gratuita per tutti gli italiani (dopo di che si ritorna a un ticket applicato indiscriminatamente!). Sia gratuita, e con servizi efficienti per le fasce di reddito inferiori e medio-inferiori. Gli altri contribuiscano in ragione del loro reddito. Ma devono anche essere combattute e liquidate le baronie e le clientele dei “pirati della salute”, che portano a sprechi enormi e alimentano insopportabili discriminazioni. Lo stesso criterio dovrebbe valere per tutta la politica previdenziale, per le tariffe, per la politica fiscale».