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L'Anpi porta rose rosse sulle tombe delle 21 donne della Costituente

di Nicola Pinna - La Stampa 2 giugno 2020

Nei libri di storia e nelle commemorazioni si parla quasi sempre dei "Padri costituenti", ma in questo 2 giugno molto diverso dal solito l’Anpi ha deciso di dedicare la Festa della Repubblica alle "Madri costituenti". C’erano anche loro, in 21, tra chi ha scritto la carta fondamentale su cui l’Italia appena uscita dalla guerra ha posato le basi della Repubblica. Il ricordo, voluto dalla presidente dell’associazione dei partigiani Carla Nespolo, sarà delicato ma molto simbolico: una rosa rossa per ognuna delle donne che hanno messo la firma sulla Costituzione. «La nostra presidente Nespolo ci ha tanto incoraggiato nell`organizzazione di questa iniziativa - racconta Claudio Maderloni, della segreteria nazionale dell’Anpi - Anche se erano poche, il ruolo delle donne nell’Assemblea costituente è stato fondamentale, soprattutto nella discussione dei temi civili e dei diritti».
Le 21 "Madri costituenti" appartenevano a partiti politici diversi: 9 erano comuniste e 9 democristiane, 2 socialiste e una della lista "Uomo Qualunque". L’iniziativa di oggi "Una rosa alle rose della Costituzione" interesserà diverse città italiane: dalla Sicilia a Torino, passando per Napoli, dove i partigiani sono riusciti a ritrovare una sepoltura dimenticata. A posare la rosa al cimitero del Verano, a Roma, ci sarà Marisa Malagoli Togliatti, la figlia adottiva del segretario del Pci e di Nilde Iotti, anche lei "madre costituente" e prima donna presidente della Camera. «La destra - commenta Marisa Malagoli Togliatti - non riuscirà a prendersi la Festa della Repubblica. Per mia madre questa era una data fondamentale».